Snack dolci, l'apostrofo dolce della tua pausa

Snack dolci, l'apostrofo dolce della tua pausa

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    La parola snack è di origine olandese, e significa "morso" o "boccone". Fu introdotta in inglese nel XIX secolo, e si riferiva a un piccolo pasto consumato tra i pasti principali. Col tempo, il termine ha acquisito il significato più ampio di "alimento consumato in una sola volta". Oggi, è utilizzato per descrivere una vasta gamma di alimenti, spesso consumati come spuntini o come accompagnamento a pasti principali, pratici e veloci per consumare calorie e nutrienti, e soddisfare un po' di fame tra i pasti in una dieta equilibrata.

    Gli snack dolci sono alimenti che vengono consumati principalmente come spuntino per ricaricarci tra i pasti, in genere ricchi di zuccheri naturali o aggiunti, perchè utili a fornire energia all'organismo. Sono spesso un'alternativa sfiziosa e croccante alla classica frutta e possiamo portarli più facilmente in borsa e per pasti fuori casa.

    Disponibili in tante miscele di ingredienti, che possono includere farina, zucchero, uova, frutta secca, cioccolato, miele, dolcificanti, cereali e tutto ciò che più ti piace, vengono impastati fino a ottenere un composto omogeneo e generalmente cotti in forno o essiccati. Questo fa sì che si compattino bene e che si possano conservare più a lungo.

    Barrette di frutta secca, cereali, cioccolato e miele, confezionate singolarmente o in vaschetta, frutta secca ricoperta di cioccolato, dolcificanti o miele preparata in casa, come il croccante al miele, per scegliere snack dolci di qualità, è importante considerare i seguenti sempre l a lista degli ingredienti semplici e naturali, la quantità di zuccheri, meglio se non aggiunti, e l'assenza di conservanti chimici a prevenzione di muffe o altri segni di deterioramento.

    I primi snack dolci, se così vogliamo chiamarli, risalgono addirittura all'età della pietra, quando gli uomini consumavano semplice frutta secca impastata con il miele. 
    Ad esempio si pensa che l'origine del termine "cupeta", il famoso dolce croccante salentino, derivi dall'arabo "qubbayt", che significa "conserva dolce" o anche dal latino "cupedia", che significa "ghiottoneria". La prima apparizione di questo dolce risale al 1287, in un documento palermitano in cui si fa riferimento a un "cubaydario", ovvero produttore di cubaita, un dolce preparato di mele, mandorle, ceci tostati e sesamo. È quindi possibile che il termine "cupeta" sia stato introdotto in Italia dagli arabi, come confermano numerose tracce lasciate dal loro passaggio nella zona del Salento, dove questo dolce è tipico della tradizione culinaria locale.
    Nel corso dei secoli, questi snack si sono evoluti e hanno assunto diverse forme e sapori, diventando oggi uno degli alimenti più consumati al mondo, per arricchire le nostre diete in modo equilibrato e gustoso.
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    Cupeta bio Slow Food 100g
    TiFaBeneBio
    €6,10
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