Conserve dolci: la frutta che piace a tutti
Marmellate e confetture sono un caposaldo della cucina italiana, che affonda le sue radici nella tradizione contadina e che non smette mai di stupire e gratificare il nostro palato, pur se proposto in una varietà di versioni, dalle più convenzionali alle più innovative, con l'aggiunta di ingredienti come spezie, erbe aromatiche o frutta esotica.
La differenza tra marmellata e confettura è sottile ma sostanziale: la marmellata è esclusivamente a base di agrumi, mentre la confettura di tutti gli altri frutti. Entrambe le preparazioni vengono realizzate con la cottura della frutta con zucchero e acqua, fino a che non si ottiene una consistenza densa e cremosa.
Il loro utilizzo è davvero versatile: accompagate su pane e fette biscottate a colazione, come merenda o anche come dessert, in abbinamento a secondi piatti, oppure come ingrediente per la preparazione o guarnizione di dolci, torte, biscotti e crostate.
La prima marmellata europea fu prodotta dai Greci, che la chiamavano "marmelos", era a base di agrumi e veniva utilizzata come medicina per curare le malattie del fegato e dei reni. I Romani continuarono la tradizione, ma iniziarono a usarla anche come alimento con l'aggiunta di frutta secca e spezie.I primi a diffondere la marmellata in Europa furono i monaci, che la producevano nei monasteri, diventando così un cibo prezioso, perché poteva essere conservata per lunghi periodi di tempo, anche quando la frutta non era di stagione. Nel Medioevo, era molto costosa e veniva consumata solo dai ricchi e solo nel Rinascimento, iniziò a diffondersi anche tra le classi meno abbienti.
Bisognerà arrivare nel XIX secolo, quando la marmellata iniziò a essere prodotta su scala industriale. Questo permise di ridurre i costi e di renderla così accessibile a tutti.