Senza nichel, con informazione e consapevolezza

Senza nichel, con informazione e consapevolezza

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    Il nichel è un oligoelemento essenziale per l'organismo, ma in quantità molto basse (circa 1 mg al giorno). Un eccesso di nichel può causare danni ai reni, al fegato e al sistema nervoso. Si accumula nel terreno e nelle piante a causa dell'inquinamento atmosferico, dell'uso di fertilizzanti e pesticidi o dell'irrigazione con acque contaminate. Per questo, la dieta senza nichel è più difficile da seguire nelle zone industrializzate o agricole intensive. Il nichel può essere ridotto o eliminato dagli alimenti con alcuni accorgimenti, come: lavare bene la frutta e la verdura, sbucciare gli alimenti, usare pentole di acciaio inossidabile o di vetro, evitare il contatto con l'alluminio o il rame, preferire gli alimenti freschi e di stagione, evitare i cibi pronti o confezionati.

     

    La quantità media a cui la maggior parte delle persone è esposta non rappresenta un pericolo per la salute umana poiché la maggior parte del nichel assorbito quotidianamente viene eliminato attraverso le urine o attraverso il tratto gastrointestinale senza essere assorbito. Tuttavia dosi massicce o un’esposizione cronica possono rappresentare un rischio a causa della sua tossicità acuta e della sua cancerogenicità.

    La dieta senza nichel è una scelta alimentare che si basa sull'eliminazione o sulla riduzione degli alimenti che contengono questo metallo, presente in molti cibi e anche nell'acqua. L'allergia al nichel è una reazione immunitaria che si manifesta con sintomi cutanei, come dermatite, eczema, orticaria, causate dal contatto con oggetti metallici, come gioielli, monete, fibbie, ma anche con disturbi gastrointestinali, respiratori e neurologici, dovuti all'ingestione di cibi che ne sono ricchi o contaminati o per via aerea, associata ad aria inquinata da raffinerie di nichel, combustione di carburanti fossili o fumo di tabacco.

    Non è una dieta facile da seguire, perché il nichel è presente in molti alimenti sia di origine vegetale che animale, soprattutto quelli lavorati, conservati o in scatola.

    Tra gli alimenti da evitare ci sono: legumi, cereali integrali, frutta secca, cioccolato, caffè, tè, birra, vino, pesce, crostacei, molluschi, carne in scatola, formaggi stagionati, insaccati, lieviti, spezie, salse, verdure a foglia verde, pomodori, funghi, cavolfiori, broccoli, carciofi, asparagi, sedano, melanzane, kiwi, ananas, fragole, lamponi, agrumi.

    Tra gli alimenti consentiti o tollerati invece ci sono: latte, yogurt, formaggi freschi, carne fresca, uova, riso, pasta, pane bianco, patate, zucchine, carote, peperoni, melone, pesca, banana, mela, pere, acqua oligominerale.

    Ovviamente, la dieta senza nichel va personalizzata in base alla sensibilità individuale e alle eventuali altre intolleranze o allergie alimentari. Inoltre, va seguita sotto il controllo di un medico o di un nutrizionista, per evitare carenze nutrizionali o squilibri alimentari, poiché ha lo scopo di ridurre i sintomi dell'allergia e di migliorare la qualità della vita delle persone che ne soffrono. Non è una dieta miracolosa, né una moda da seguire, per dimagrire o per depurarsi. Al contrario, è una dieta restrittiva, che richiede attenzione, informazione e consapevolezza.

    L'intolleranza al nichel è stata scoperta per la prima volta nel 1963 da un gruppo di ricercatori svedesi, che avevano notato come alcune persone che indossavano gioielli in nichel sviluppano eruzioni cutanee.Dopo una serie di studi per determinare la causa delle eruzioni cutanee, hanno scoperto che l'esposizione al nichel causava il rilascio di ialuronidasi, un enzima in grado di degradare l'acido ialuronico, un componente importante della pelle.L'intolleranza al nichel è una condizione relativamente comune. Si stima che circa il 10% della popolazione mondiale sia sensibile al nichel.
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