Erbe, spezie e aromi: profumi e sapori per la salute

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Le erbe, le spezie e gli aromi sono ingredienti naturali che arricchiscono i nostri piatti con profumi e sapori intensi unici. Ma non solo: questi prodotti hanno anche benefici effetti sulla nostra salute, grazie alle loro proprietà nutritive e terapeutiche.

Sono una buona fonte di vitamine, minerali e antiossidanti. Ad esempio, il rosmarino è una buona fonte di vitamina B6, ferro e calcio, mentre il basilico di vitamina K, manganese e potassio, o ancora la curcuma di vitamina C, potassio e manganese.

Le erbe e le spezie possono essere utilizzate sia fresche che essiccate. Gli aromi, invece, sono spesso utilizzati sotto forma di oli essenziali o estratti.
Tra le erbe più comuni ci sono il basilico, il prezzemolo, il rosmarino, la salvia, il timo e l’origano, in grado di prevenire e curare alcuni disturbi, come infiammazioni, digestione, raffreddore e persino lo stress.
Le spezie sono sostanze ricavate da varie parti di piante esotiche, come radici, semi, fiori e cortecce. Si usano in polvere o in grani, durante la cottura o come condimento, per dare sapore e colore ai piatti. Alcune delle spezie più usate sono la curcuma, lo zenzero, la cannella, il pepe, la paprika, la noce moscata e lo zafferano. Le spezie sono note per le proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antivirali e digestive, e possono aiutare a contrastare malattie legate all'alimentazione come colesterolo, diabete, obesità e cancro.
Gli aromi sono sostanze che si ottengono da estratti naturali o sintetici, come oli, essenze e aromi artificiali. Si usano in piccole quantità, per insaporire i cibi senza alterarne il gusto. Tra gli aromi più usati ci sono la vaniglia, l’anice, il coriandolo, il cumino e il cardamomo. Hanno inoltre effetti positivi sul sistema nervoso, sul metabolismo, sul sistema immunitario e sul tono dell’umore.

Le erbe, le spezie e gli aromi sono conosciuti dall'uomo da secoli e i primi esempi risalgono addirittura all'età della pietra. Alcune erano di largo uso nella medicina, come ad esempio, la curcuma in India per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti o il rosmarino, spesso associato alla memoria e alla longevità.

Secondo una credenza diffusa tra i Greci e i Romani, che consideravano la pianta di basilico una pianta regale, per farla crescere fosse necessario urlare al cielo, dopo aver piantato i semi. L'origine di questa superstizione non è nota, ma forse si diffuse per esorcizzare la fragilità della pianta o per invocare la protezione degli dei. In ogni caso, il basilico è ancora oggi considerato una pianta sacra in India, simbolo di amore e felicità in Italia e di pace e prosperità in Medio Oriente, tanto da decorare collane e ghirlande appese sulle porte, durante le occasioni speciali. Il suo profumo intenso e il sapore fresco e aromatico, hanno fatto sì che venisse spesso associato alla purezza e alla spiritualità.

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