Dieta senza glutine: solo salute o anche gusto?

Dieta senza glutine: solo salute o anche gusto?

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    La dieta senza glutine è una dieta che esclude tutti gli alimenti che lo contengono, poiché è spesso presente nei cereali, come frumento, segale, orzo e farro. 
    Questa dieta è necessaria per le persone affette da celiachia, una malattia autoimmune che può causare danni all'intestino tenue e che colpisce circa 1 persona su 100. I sintomi possono includere diarrea, gonfiore, stanchezza, anemia e perdita di peso.

    Una dieta senza glutine ben pianificata può essere sana e nutriente ed è necessario prestare attenzione alla scelta degli alimenti per assicurarsi di assumere tutti i nutrienti necessari, come fibre, vitamina B12, ferro e zinco. È quindi importante includere una vasta varietà di alimenti nella dieta, perché spesso quando si scopre di essere affetti da celiachia, si tende a mangiare prodotti industriali surrogati, realizzati con farine raffinate, zuccheri, grassi e additivi, che li rendono più calorici, meno nutrienti e meno sazianti rispetto ai prodotti con glutine.

    Esistono infatti cereali e pseudocereali naturalmente senza glutine, come il riso, il mais, il grano saraceno, il miglio, la quinoa, l’amaranto, il sorgo e l’avena, che vengono usati da sempre per numerose ricette tradizionali, non solo italiane. Ma se hai voglia di sperimentare in cucina, questi ingredienti, insieme a frutta secca e legumi, sapranno sostituire egregiamente alimenti con il glutine. Il consiglio è sempre quello di utilizzare materie prime da agricolture controllate, che non abbiano subito eccessive trasformazioni, in modo da apportare tutti i nutrienti utili ed efficaci alla salute del tuo organismo.

    La dieta senza glutine è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, anche tra persone non affette da celiachia, per prevenire o alleviare i sintomi di sensibilità al glutine, migliorare la propria salute intestinale, favorire la perdita di peso o infine per seguire diete vegane o vegetariane, variando spesso i cibi e quindi i nutrienti e supportando produzioni alimentari più sostenibili. La dieta senza glutine può avere effetti benefici anche per chi soffre di altre patologie, come il diabete, l’artrite reumatoide, la sindrome dell’intestino irritabile, la dermatite erpetiforme, l’epilessia e l’autismo, poiché inibisce lo stato infiammatorio, ma solo se associata ad altre terapie specifiche e sotto specifico controllo medico.

    Seguire una dieta restrittiva richiede una certa attenzione e una buona informazione, perché il glutine può essere presente anche in molti alimenti insospettabili, come salse, condimenti, formaggi, salumi, carni lavorate, birra, caffè solubile e caramelle. Per questo è sempre importante leggere attentamente le etichette per assicurarsi che gli alimenti siano effettivamente senza glutine o deglutinati.

    Un alimento senza glutine che ha una storia curiosa è la quinoa, pseudocereale originario delle Ande, considerata sacra dagli Inca, che la chiamavano "chisiya mama", ovvero “Madre di tutti i semi”. La quinoa era coltivata a oltre 4000 metri di altitudine e forniva proteine, carboidrati, fibre, vitamine e minerali ai popoli andini. Tuttavia, con la conquista spagnola, fu bandita e sostituita con il frumento, perché associata alle pratiche religiose indigene. Solo nel XX secolo la quinoa è stata riscoperta e apprezzata come alimento senza glutine e ad alto valore nutrizionale. Oggi la quinoa è coltivata in oltre 70 paesi e il 2013 è stato dichiarato dall’ONU l'“Anno internazionale della quinoa”, per promuoverne la diffusione e il consumo.

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